La Glicemia alta è un problema che è sempre esistito, non da tutti considerato una malattia ma quantomeno un tema da controllare, un valore di cui tenere conto, spesso associato a malattie come il diabete ma che può risultare una fonte di rischio anche per altre condizioni. Il cibo è importante pur non essendo spesso l’unica o principale causa di livelli elevati. Cosa mangiare per risolvere il problema glicemia?
Specifichiamo che la glicemia alta non è qualcosa che può essere “guarito” ma come detto un valore che grazie ad una particolare forma di stile di vita può essere tenuto molto al di sotto della soglia di sicurezza. I picchi glicemici possono essere decisamente problematici, anche se oggi la conoscenza medica è in grado di dare delle indicazioni a partire dal cibo.
Le cause
Da cosa è causata la glicemia alta? E’ il valore che identifica la presenza del glucosio, naturalmente conosciuti come lo zucchero nel sangue che è indispensabile per la componente energetica del nostro corpo nonchè una parte fondamentale dell’ambito di produzione delle cellule. Parte del glucosio risulta provenire dal cibo, altro viene gestito in base allo stile di vita.
Un corpo sano riesce a tenere a bada i picchi di glicemia grazie alla somministrazione di insulina, ma diversi fattori, da quelli genetici a quelli alimentari possono influire su quasi 1/3 della popolazione adulta, a causa di mancanze o eccessi alimentari o ad esempio legati ad una sedentarietà eccessiva. Come detto non è una malattia in tutti i sensi ma un valore da controllare.
Cosa bisogna mangiare
Cosa mangiare con la glicemia alta? Esistono non solo alimenti “si” ed altri “no”, ma anche quelli da consumare con meno frequenza, altri ancora decisamente utili a tenere a bada i livelli di glucosio dell’organismo umano. Di seguito esamineremo esattamente questo fattore che identifica una necessità per molti vista la presenza in aumento dei casi di iperglicemia.
- Cereali sia naturali come orzo, e farro ma anche integrali
- Legumi di ogni tipo
- Frutta e verdura fresca in particolare
- In quantità non eccessive anche i latticini freschi
Bisogna invece eliminare o comunque ridurre gli alimenti complessi, mentre i composti farinacei come il pane vanno sostituiti in parte con elementi composti da elementi meno raffinati, come la farina integrale. In tutti i casi va ricordato che i livelli di glicemia aumentano in ogni caso a prescindere ad ogni pasto consumato, per cui esistono delle tempistiche definite.
Evitare totalmente alimenti complessi, quelli molto grassi, come fritture frequenti, prodotti come caramelle e merdendine, ma anche cibi molto processati. In generale si da una “colpa” generale ai carboidrati non complessi che sono immediatamente intesi e trasformati nella reazione in zuccheri per l’organismo, anche se come detto bisogna imparare con l’aiuto del medico ad introdurre quasi ogni alimento.