Mangiare riso tutti i giorni fa male? Ecco la verità

Elemento fondamentale per la dieta di miliardi di persone addirittura, il riso è anche un tipo di cereale tra i più completi e facili da preparare in tanti modi diversi, una vera e propria forma di “base alimentare” profondamente quanto culturalmente radicata in tutte le culture del mondo. Viene spontaneo chiedersi se mangiare risso tutti i giorni fa male oppure è qualcosa di addirittura consigliabile.

Considerare un alimento “basico” come il riso, come può essere per la pasta come “automaticamente” positivo è un errore in quanto le abitudini umane sono difficili da cambiare ed anche alimenti considerati “non positivi” per la salute difficilmente sono eliminati dai menù tradizionali. Ma il riso fa bene se consumato tutti i giorni?

Riso come piatto principale

Tendenzialmente si tende ad inserire il riso tra gli alimenti “ok” ossia tutti quelli che in qualche modo sono consigliabili in una dieta tradizionale, il motivo è ovviamente legato alla grande capacità nutrizionale che ha questo elemento antichissimo e coltivato soprattutto in Asia ma diffuso in tutto il mondo, è basato sui carboidrati che sono elementi indispensabili per avere energia.

Spiccano anche altri elementi come il magnesio, lo zinco ed i lfosforo tutti elementi fondamentali per avere una buona risposta dall’organismo e per corrispondere un buona protezione del sistema immunitario. I minerali contenuti garantiscono una protezione più che discreta dalle malattie più comuni, ed è effettivamente il risultato di un alimento completo.

Fa bene?

Il riso può essere mangiato tutti i giorni, ma non da tutti effettivamente parlando, soprattutto da coloro che soffrono di glicemia alta oppure vivono spesso condizioni legate alla diarrea o alla forma più aggressiva, conosciuta come dissenteria. Essendo ricco di fibre e dalla capacità astringente il riso è un valido alleato in caso di difficoltà ad evacuare ma troppo spesso può avere l’effetto opposto.

  • Conviene quindi anche in una tradizionale dieta variare tra il riso nelle forme tradizionali alle varianti integrali
  • Non esagerare nel quantitativo, tra i 60 ed i 75 grammi al giorno accompagnato ad altri alimenti è un buon compromesso

Il riso da solo infatti può essere una ottima base concettuale anche per dimagrire, però bisogna anche cucinarlo nel modo giusto e legarlo ad alimenti non grassi e molto calorici: verdure, ortaggi ma anche carne bianca (il pollame) mentre chi soffre di glicemia alta o diabete generalmente non dovrebbe consumarlo tutti i giorni.

Esistono varianti come le integrali che sono maggiormente ricche di fibre, condizione che le fa preferire alle pur importanti quanto non da evitare in toto varianti “tradizionali”. Le fibre infatti garantiscono un miglior controllo sui picchi glicemici, che naturalmente vanno “verso l’alto” con l’assunzione moderata di riso, anche coloro che sono in una condizione glicemica sotto controllo.

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