Le susine conosciute anche come prugne sono i frutti di piante tra le più antiche ed utilizzate al mondo per lo sviluppo di prodotti alimentari, ed hanno tutti un enorme potere nutrizionale che è utile in vari aspetti. Ma mangiare susine o prugne fa davvero bene alla salute da essere qualcosa da consigliare in ogni ambito? Proviamo a scoprirlo insieme.
Si tratta in tutti i casi di prodotti che possono godere su un elevato potere saziante, non solo perchè ricchi d’acqua ma anche perchè contengono un elevato apporto di fibre naturali, condizione che porta anche nella maggior parte dei casi una vera e propria assimilazione dei nutrienti consumati in precedenza, e aiutano a digerire e “smaltire” meglio.
Le susine fanno bene?
I prugneti sono stati per vari secoli tra gli alberi da frutto più diffusi al mondo, oggi lo sono meno ma le caratteristiche del susino e delle susine sono comunque molto interessanti anche per la certa natura particolare di questi frutti sono frutti equilibrati, spiccano per la presenza di vitamine C, le già citate fibre ma anche un ottimo contenuto di zuccheri naturali della frutta.
Questi sono in buona parte solubili quindi sono assorbiti e poi eventualmente eliminati dall’organismo quindi nonostante siano abbastanza zuccherini i frutti maturi non restano nel corpo a lungo ed in maniera “invasiva”, per questo sono anche consumabili se facciamo ricorso ad una dieta ipocalorica, in questo caso è meglio non mangiarne comunque più di 1 al giorno.
Cosa contengono?
Ma cosa contengono le susine o prugne? Diversi elementi sono tipici della frutta fresca ma sono presenti anche elementi importanti per il fegato come vedremo più avanti: spiccano le quantità di acqua che superano l’85 % del peso totale, il 10 % costituito dagli zuccheri solubili menzionati, la vitamina C e diverse del gruppo B che costituiscono una buona risposta da parte del sistema immunitario.
- Sali minrali come potassio, calcio, ferro e rame in discrete quantità
- Le fibre ci aiutano anche a regolarizzare la presenza del colesterolo
- tutti gli elementi sono utili per aiutare il sistema del fegato e dei reni grazie alla capacità diuretica
100 grammi di susine apportano, considerato solo la parte edibile quindi non il nocciolo, circa 50 calorie per un frutto maturo quindi adatte ad un regime dietetico di tipo ipocalorico. Conviene consumarle poco prima di un pasto principale così da migliorare la digestione e magari contribuire ad aumentare il senso di sazietà prima del tempo effettivo.
Alcuni farmaci legati all’apparato digestivo possono influire con le susine quindi se abbiamo problemi al sistema renale oppure calcoli dobbiamo magari evitarne il consumo indiscriminato, magari chiedendo la propria opinione al nostro medico o nutrizionista di fiducia. Confermate comunque le ottime capacità “astringenti” ad esempio dopo aver sofferto di problematiche come la stipsi, detta anche diarrea.