La lingua italiana è ricchissima di locuzioni, significati e parole dall’origine particolare che però sono spesso dette senza neanche pensarci troppo se se vanno poi analizzate sono quantomeno curiose, è il caso di un termine come mangiare la foglia, utilizzatissimo in contesti molto specifici ma anche nel parlare comune, ed ha un significato abbastanza specifico.
Nel caso della lingua italiana, essendo influenzata da tantissimi fattori come anche i dialetti regionali, viene impiegata più o meno spesso, però è comunque riconosciuta ufficialmente come una frase dal significato specifico. Ma cosa significa? E quali sono le sue origini? Come spesso accade tutto è leggermente più complesso da come sembra.
Modo di dire comune
E’ sicuramente una esperessione antica, non tutti sono concordi sulla propria origine, sicuramente però il significato è chiarissimo: indica banalmente qualcuno che riesce a capire prima di quanto preventivato un segreto, un trucco o una macchinazione o anche un trucco, generalmente viene impiegata proprio durante i progetti, i segreti o altri ambiti simili.
Il mangiare la foglia rientra anche nel contesto dell’immaginario comune ed è un modo di dire, molto impiegato nella parte centrale del nostro paese. Le origini però sono diversificate e non è semplice comprenderlo appieno, secondo le fonti può trattarsi di un termine nato dal Medioevo oppure ancora in tempi più antichi.
Cosa significa?
Le fonti “medieviste” infatti fanno ricorso ad un concetto che diversi secoli fa era abbastanza vivo ossia era presente la credenza legata alle foglie ed alla loro capacità di sviluppare una forma di effetto nei confronti delle bugie “ascoltate”. In sostanza se un albero o una pianta si trovava nei pressi di una bugia o un segreto, queste cambiassero colore, concetto conosciuto in varie nazioni
- L’Europa Occidentale
- Il Medio Oriente fino alla Turchia
- Il Nord Africa
In tutti modi questo termine spiega sicuramente bene il concetto che è alla base, ossia idealmente “mangiando” la foglia è possibile concepire una forma di rottura dell’inganno e del segreto, quindi un atto inatteso dal contesto o anche qualcosa che viene rivelato in tempistiche non previste, ad esempio troppo presto, termine molto eloquente.
Ma esistono fonti risalenti all’Odissea, il famossisimo Poema di Omero, una leggenda ricca di numerose storie fantastiche: il contesto si amplia in particolare in relazione l’episodio della maga Circe, dove Ulisse, il protagonista, capisce l’inganno magico e decide di seguire i consigli di Hermes, il messaggero degli dei che lo invita a “svegliarsi” dal torpore, mangiando una foglia speciale.