Mangiare lo yogurt scaduto ha effetti davvero negativi sulla salute? E’ uno dei termini più cercati su internet in relazione al consumo fuori il “tempo massimo” perchè si tratta di una tematica molto comune, così come sono numerosi i consumatori di questo prodotto ottenuto dalla fermentazione batterica del latte. Ma cosa succede se mangiamo yogurt scaduto?
E’ una domanda che richiede un po’ di analisi perchè sono molti gli studi che si sono interrogati su questa specifica vicenda: nello specifico la diversità del mondo dei probiotici, ossia gli elementi composti da batteri che mantengono lo yogurt “vivo” anche dopo l’inscatolamento possono dare una risposta affermativa o negativa.
Cosa significa la data di scadenza dello yogurt?
Lo yogurt infatti non è mai tutto uguale, la data di scadenza è un termine legale ma anche legato al “consiglio” che il produttore, in associazione con le entità minsteriali della salute, legato alla consumabilità dello stesso: sostanzialmente la data riportata non indica al 100 % il periodo utile per consumarlo.
Soprattutto nel caso dello yogurt bisogna considerare che si tratta di un alimento “vivo”, composto anche dai batteri che possono anche prolungare oltre una settimana (ma anche oltre in alcuni casi) il periodo durante il quale lo yogurt può essere effettivamente mangiato. Bisogna però tenere conto anche di altri fattori.
Gli effetti negativi del consumo di yogurt scaduto
Se lo yogurt risulta essere “andato a male” infatti si presenteranno sicuramente i sintomi tipici dell’intossicazione alimentare: questo perchè oltre ai batteri “buoni” contenuti nel prodotto ed i probiotici, con il tempo ma anche con una non adeguata conservazione possono essere sopraffatti da alcune forme di muffe, che trovano in alimenti simili l’habitat perfetto. Ecco cosa controllare:
- Oltre alla data di scadenza è importante verificare lo stato della confezione e del vasetto che non deve presentare gonfiori
- L’odore ancora prima del sapore è un importante metodo per capire se lo yogurt è ancora “buono”
- Infine anche l’aspetto e la consistenza devono essere assolutamente conformi e non presentare tracce di muffa
Inoltre è importantissimo il tipo di conservazione che il prodotto, anche se si trova nei termini della scadenza come tutti quelli a base casearia, devono presentare una adeguata temperatura in frigo, e restare sempre nello scompartimento giusto, generalmente quello in alto dove può mantenere una temperatura sufficientemente costante, di solito intorno ai 4 gradi centigradi.
Secondo uno studio francese, in alcuni casi lo yogurt confezionato può essere consumato fino ad oltre 2 settimane dalla scadenza, ma è meglio non rischiare, soprattutto nel caso di quelli con l’aggiunta di cereali o frutta: questi elementi possono accellerare il processo di degradazione e rendere il prodotto ancora più a rischio.