Le fette biscottate fanno bene: ecco la marca che fa bene al cuore e al colesterolo

La fetta biscottata è uno degli elementi tipici della colazione e snack che da anni fa parlare di se, tra chi la considera estremamente utile per l’organismo e chi invece non ha una buona opinione di questo alimento che però non “passa mai di moda”, anzi, di tipologie oggi ne esistono tantissime.

Questo ha contribuito anche ad allargare il concetto di fetta biscottata a soluzioni più “salutari” e quindi meno concepitibili negativamente da parte dei consumatori, al punto che diversi brand hanno da tempo concepito una volontà precisa di creare delle fette biscottate che “fanno bene” e che quindi possono essere integrate come alimenti positivi. Quali sono?

Cosa c’è nelle fette biscottate?

La fetta biscottata è molto comune, e nella sua forma tradizionale si presenta generalmente come un prodotto derivato dal pane, che viene cotto ad alte temperature più volte al fine di ottenere un composto rigido e croccante, che le rende più interessanti da mangiare sotto alcuni punti di vista ma le rende anche diverse dal pane stesso, ad esempio sono decisamente meno sazianti dei prodotti da forno dalla quale provengono naturalmente.

Le fette biscottate sono infatti simili al pane ma hanno un contenuto di calorie e forza glicemica molto maggiore anche a causa del tipo di cottura quindi sono parecchio più caloriche ed ingrassanti e meno sazianti del tradizionale pane bianco. Allo stesso modo non sono da disdegnare ma non da considerare adatte a sostituire proprio le varie forme di pane, e parecchie tipologie presentano anche un contenuto di zuccheri aggiunto.

Quali fette biscottate fanno bene?

Diversi brand già da molti anni hanno concepito delle forme “sane” o comunque più adatte all’integrazione di questi prodotti nella dieta comune, e per questo basta controllare le etichette e scegliere le varianti con un minore contenuto calorico (un limite valido è 250 calorie per 100 grammi di prodotto) e soprattutto un considerevole apporto di fibre, che naturalmente mancano nelle fette biscottate “standard”, le fibre permettono di migliorare la capacità di digestione ed aumenta anche la capacità saziante del prodotto consumato. Attenzione in particolare:

  • Alla presenza di zucchero nelle fette biscottate, anche quelle integrali
  • Il contenuto di prodotti integrali deve essere al 100 % naturale e possibilmente varie farine
  • Se è presente l’olio extra vergine di oliva e magari semi di lino, probabilmente sono le fette “giuste”

Queste possono essere consumate anche in condizioni diverse da quelle solite, ossia un po’ come il pane oppure a colazione, condizione che non compromette la linea e l’indice glicemico che è un po’ il problema delle fette biscottate in senso generale: quasi tutte quelle normali sono associabili più che altro ad uno snack.

Non esiste un solo brand che produce quelle “buone” per questo motivo bisogna imparare a scegliere con attenzione la varietà che ci si addice, una fetta biscottata “sana” o comunque meno carica di elementi aggiunti può essere assolutamente gestibile anche da parte di chi soffre di glicemia alta, diabete oppure una condizione di sovrappeso.

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