Lo stato di gravidanza porta un netto cambiamento delle abitudini da parte della madre, e l’alimentazione è assolutamente una delle fasi più importanti e delicate, sia per la gestante che per il futuro nascituro: il pesce, secondo ogni forma di nutrizonista non deve assolutamente mancare nella dieta di una neomamma, in modo particolare è importante capire quali sono le tipologie di prodotti ittici ideali durante la fase di gravidanza.
Quali sono i pesci da mangiare durante la gravidanza, quali sono quelli più adatti e soprattutto quali sono le modalità di cottura davvero più indicate allo “stato interessante”?
Pesce per la gravidanza: perchè?
Il pesce in tutti i casi, gravidanza o meno, risulta essere un elemento dall’importanza estrema per l’alimentazione, in particolare però ci sono alcune peculiarità ed indicazioni da seguire quando inizia lo stato di gravidanza: il pesce infatti è ricchissimo di sali minerali e presenta anche alcune forme di nutrienti che fanno particolarmente bene allo sviluppo e crescita del bambino e rinforzano le difese immunitarie anche della madre, ad esempio i noti principi attivi di omega 3 e omega 6, che sono contenuti nella maggior parte dei pesci, ma ancora di più nel pesce azzurro, come ad esempio sgombro, sardine, acciughe e aringhe.
I nutrienti contenuti in particolare in queste versioni dei prodotti ittici sono definitamente utili sia durante la crescita, quindi la gestazione del feto ma anche durante la delicata fase dell’allattamento, in quanto risultano essere elementi fondamentali per lo sviluppo corretto del sistema nervoso del bambino.
In senso generale però non esistono varietà di pesce da sconsigliare in toto, se non quelle di grandi dimensioni che possono essere maggiormente contenenti il metilmercurio, il principale metallo pesante del pesce: le specie sopracitate quindi quelle corrispondenti al pesce azzurro sono tendenzialmente sicure, così come le varie tipologie di pesce bianco, dall’orata alla spigola solo per fare qualche esempio comune.
Modalità di preparazione e quali evitare
Va assolutamente evitato il consumo di pesce crudo o parzialmente cotto, così come mangiare frutti di mare dalla provenienza non sicura e certificata, a causa di una potenzialità di infezione batterica maggiore, allo stesso modo è molto importante ricordare che una cottura ben radicata e specifica è fondamentale sia per rendere sicuro il prodotto alimentare ma anche per far si di assimilarlo nel modo corretto.
I metodi di cottura migliori sono alla griglia, al vapore, ma anche al cartoccio o ancora al forno, mentre è meno consigliabile quello fritto.