La camomilla riduce gli effetti della caffeina? Ecco perché berla la sera

Camomilla e caffè risultano essere spesso concepite come due facce della stessa medaglia, una aiuta almeno idealmente a rilassarsi e va in contrapposizione all’azione del caffè che è invece naturalmente una fonte di potere energizzante, anche se non è sempre chiarissimo se la camomilla può effettivamente mitigare gli effetti del caffè. Conviene berla la sera?

Lo scopriremo nelle prossime righe, analizzando tra le altre cose perche bere la sera camomilla può essere un metodo eccellente anche per riposare, a patto di farlo nel modo giusto.

La camomilla riduce gli effetti della caffeina: ecco quale è la verità

La camomilla viene sviluppata da una pianta che produce fiori molto simili alle margherite e da numerosi secoli sono molte le tipologie di camomilla riconosciute: solo due in Italia però tra le varianti sono impiegate per utilizzi da infuso, la camomilla comune e quella romana, che hanno proprietà molto simili ma un sapore sensibilmente diverso.

Come ogni infuso anche la camomilla ha diverse proprietà, di tipo idratante e disintossicante, perciò la camomilla viene considerata molto comunemente impiegata come rimedio calmante sia per l’umore quanto per il corpo umano: è accomunata dal caffè nel suo potere antissidante ed in grado di migliorare l’apporto diuretico del nostro corpo (sostanzialmente ci aiuta ad andare in bagno), e ha una capacità estremamente antinfiammatoria.

Non tutti però sono concordi in merito alle capacità rilassanti della camomilla, soprattutto perchè l’infuso se tenuto troppo a lungo sul fuoco perde le proprie capacità menzionate almeno in parte e può portare anche ad effetti opposti, ossia generare una forma di eccitazione, quasi al pari della caffeina: la camomilla andrebbe però consumata la sera, a distanza di almeno qualche ora dal caffè, e non a ridosso del sonno, almeno un paio d’ore prima in quanto l’effetto diuretico può essere un nemico nella nostra intenzione di acquisire sonno.

E’ come detto importante il tempo di infusione, oltre i 3 minuti la camomilla diviene un eccitante perchè le sue proprietà con la cottura prolungata diventano opposte, conviene mantenere il tempo di infusione entro i 1,5 minuti per godere una forma di effettistica rilassante anche nei confronti dei muscoli, la camomilla va però come detto preparata a dovere.

Non ha comunque un potere calmante pari a quello della valeriana, ad esempio che favorisce il sonno, ma tende ad avere un impatto più di natura rilassante, lenitiva che in grado di incentivare il sonno, come spesso si porta a pensare, e non può quindi contrastare direttamente l’effetto della caffeina.

Lascia un commento