Mangiare frutta secca fa male? Ecco cosa dice il nutrizionista

Se la frutta fa bene “tutta”, almeno parlandone in modo generico, quella secca è un po’ qualcosa “a parte” in quanto non va confusa con la frutta essiccata, ma costituisce un gruppo di componenti alimentari molto diverso e per questo assolutamente rilevante. La frutta secca trova spazio da secoli nella dieta umana ed è sicuramente oggetto di rivalutazione, ma fa bene o fa male?

Diverse evidenze scientifiche hanno portato ad una serie di risposte piuttosto definitive ma che non riguardano ogni forma di frutta secca in senso effettivo. Qual è la verità?

La frutta secca fa bene o male? Ecco il parere dell’esperto

La frutta secca definita come tale identifica sia noci vere e proprie ma anche drupe o particolari semi di alcune piante, quindi le sotto categorie sono varie: alcune sono consumate prevalentemente crude, altre all’interno di produzioni alimentari e culinarie, ad esempio ricette gastronomiche specifiche.

In generale si fa riferimento alla frutta secca come una alternativa a quella fresca, ma la loro costituzione è molto diversa, a partire dalla quantità di acqua che nel caso della variante secca è molto più bassa in termini percentuali. Ma fa bene o fa male?

Generalmente la frutta secca ha molti più pregi che difetti ma anche questi ultimi vanno esaminati in senso dettagliato:

Pregi

E’ un prodotto generalmente ricco di proteine di origine vegetale, abbondano nelle quantità e tipologie di vitamine e sali minerali: spesso nel caso di frutta a guscio spicca la presenza di fosforo, magnesio e manganese che fanno bene al sistema nervoso ed al cervello, oltre ad essere ricchi di grassi insaturi, come il famoso Omega 3 oppure Omega 6, che ha un importante ruolo sia per ridurre i livelli di colesterolo che di insulina. Inoltre tutti questi elementi rendon o la frutta secca un ottimo rimedio preventivo contro i problemi cardiaci più comuni.

La capacità saziante della frutta secca è generalmente elevata, a dosi non eccessive può aiutarci alla perdita del peso.

Può aiutare alla gestione della digestione essendo generalmente ricca di fibre.

Contro

Buona parte della frutta secca è più calorica e non poco, di quella fresca, per cui può essere assimilata anche giornalmente ma soppesando le quantità.

Esistono alcune patologie come quelle legate alla digeribilità oppure all’apparato digerente come il morbo di Crohn o anche più semplicemente la gastrite che rendono poco appetibile il consumo di frutta secca anche in piccole quantità.

Attenzione alle allergie! Se siamo soggetti allergici conviene limitare l’uso di frutta secca se non siamo generalmente sicuri in merito agli effetti.

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