Se il mangiare carne nei paesi sufficientemente agiati resta oggi qualcosa di riconoscibile e molto legato a tante culture diverse, il consumo eccessivo, in alcuni casi smodato di carne soprattutto lavorata risulta oggi secondo praticamente ogni forma di fonte possibile qualcosa da ridurre al minimo, se non da evitare assolutamente in alcuni casi specifici, questo perchè in diverse situazioni, anche al di fuori del nostro paese, mangiare carne ogni giorno è divenuto qualcosa di decisamente comune. Ma quali sono le conseguenze?
Le informazioni sono decisamente conosciute ma non tutte le tipologie di carne sono naturalmente uguali, così come le conseguenze potenziali.
Mangiare carne ogni giorno: quali sono le conseguenze?
La carne infatti oggi viene divisa in varie categorie, a partire da quelle di grossa levatura, come la categoria di carne rossa che si contrappone parzialmente a quella bianca. Ma non è solo questo l’unico dettaglio da rilevare, cambia molto anche dal tipo di lavorazione.
La carne viene suddivisa ad esempio in carne rossa, che è quella bovina e caprina, quindi il manzo e tutti i derivati come anche il bue, vitellone e vitello, mentre la carne bianca deriva principalmente dal pollame. Quasi sempre a finire sul banco degli imputati è la versione rossa, decisamente diffusa anche culturalmente con una certa abbondanza, anche a fronte di costi ancora oggi abbastanza sostenibili, i problemi legati ad un consumo smodato di carne rossa sono sicuramente in primo luogo quelli di tipo cardiovascolare: un eccesso di consumo di questo tipo di alimento di origine animale infatti fa aumentare fino al 30 % il rischio delle malattie cardiache, limitandosi al massimo a 3 porzioni settimanali di carne rossa per una persona adulta ed in buona salute.
Questo perchè al netto delle numerose proprietà importanti che sono riconducibili alla carne anche rossa come un contenuto di proteine rilevante, e varie vitamine, andare oltre questo limite conosciuto comporta una probabilità maggiore di subire gli effetti di colesterolo alto, condizione di sovrappeso, difficoltà cardiache ma anche gotta e osteoporosi, oltre a gastrite diffusa e reflusso gastroesofageo.
Attenzione però a definire bene il concetto di carne rossa: questa normalmente non va eliminata per forza (salvo ragioni etiche e legate all’ambiente) dalla nostra dieta, mentre il discorso è differente per quanto riguarda le carni processate, considerate dannose anche se consumate saltuariamente come il salame ed i vari insaccati.
Dovendo scegliere la carne da consumare, conviene prediligere prevalentemente quella bianca, ugualmente ricca di proteine e proprietà importanti come sali minerali e vitamine, senza essere però così altresì ricca di condizioni negative.