Come mangiare i semi di chia: ecco la guda dell’esperto

Siamo quasi naturalmente abituati a concepire i semi come un gruppo distinto del quale fa parte anche la frutta secca. Non è sempre la stessa cosa, ed i semi di chia lo evidenziano in modo effettivamente distinto, sono un vero e proprio alimento che anche nel nostro paese stra trovando una ottima diffusione e non è più qualcosa “di nicchia” ma un elemento da integrare.

Le proprietà nutrizionali ed i benefici per l’organismo umano dei semi di chia sono innumerevoli e possono essere senz’altro portati alla sintesi con la parola “Superfood”, concetto molto amato ma che allo stesso modo riesce ad impattare anche sulla fantasia dei consumatori: esistono tanti metodi per mangiare i semi di questo tipo, quali sono i più efficaci?

Cosa sono i semi di chia?

Sono parenti stretti dal punto di vista biologico di spezie ed erbe aromatiche come salvia, rosmarino e menta, ma hanno un sapore definito ma non così invasivo: il concetto è infatti evidente dal consumo conosciuto dalle popolazioni centroameriane già prima dell’arrivo degli Europei e concetto che viene applicato alla grande anche negli ambienti moderni.

Utilizzati a lungo come elemento prezioso per il commercio oggi sono facili da trovare e spesso sono considerati eccellenti nel perdere peso oltre a fornire una quantità di fibre importante, evidenzando tutto ciò in maniera molto chiara a partire dalla presenza dei “grassi buoni” come possono essere gli Omega 3, che aiutano l’organismo a gestire al meglio i vari elementi e migliorano la salute del sistema immunitario.

Come mangiarli?

Spesso definiti elementi molto duttili, sono parecchio nutrienti ed hanno un buion potere sazianti, però è anche bene ricordare la loro importanza in altre fasi, ad esempio impiegati all’interno di pudding oppure nelle insalate, o ancora in vari ambiti differenti, ad esempio nello yogurt. Inoltre sono estremamente astringenti e possono aiutarci in modo evidente alla tradizionale regolarità intestinale. Ad esempio vanno considerati nei seguenti cibi:

  • Possono essere sminuzzati ed associati alle farine
  • Aggiunti come topping nelle insalate o sopra i panini al posto del sesamo
  • Come aggiunta nelle zuppe anche vegane e vegetariane
  • Leggermente tostati vanno bene anche attraverso infuso

Estremamente ricchi di capacità antiossidante hanno un eccellente potere saziante e ne bastano davvero pochi per aumentare molto la capacità del nostro organismo si sentirsi “pieno”, per questo motivo è una eccellente idea introdurli di frequente nella dieta, essendo diversificatamente ricchi anche nei sali minerali, dal fosforo al magnesio, tutti molto utili.

E’ consigliabile consumarli crudi così da mantenere il contenuto di fibre a livelli elevati così come evidenziare una vera e propria tendenza digestiva migliore, cotti però non sono da disprezzare, anche se sono meno sazianti e perdono una piccola percentuale di “grassi buoni” che naturalmente vanno a costituire circa 1/3 del contenuto utile per l’organismo.

Lascia un commento