I formaggini fanno male: ecco la marca che fa male al cuore e alla glicemia

I formaggini sono onnipresenti nei vari banchi frigo dei supermercati, perchè si tratta di un modo pratico per i consumatori di avere accesso comunque ad un derivato del latte “concentrato” e facile da utilizzare, i primi in Italia sono arrivati oltre mezzo secolo fa e da allora non hanno mai davvero smesso di essere un successo commerciale, con una tendenza al rialzo.

I formaggini però secondo vari aspetti “fanno male” alla salute, ed in particolare un loro eccesso causa una serie di problemi anche molto importante, andando ad impattare sui tanto temuti quanto controllati valori di glicemia e colesterolo alto, ma anche sulla generale forma di salute del cuore, che soffre come altri organi in particolare gli alimenti complessi e cibi processati.

Formaggini si o no?

I formaggini sono sostanzialmente delle varianti di prodotti caseari, ossia derivati dalla lavorazione del latte, sottoposti ad vari step produttivi che portano la cottura di formaggi già presenti, oltre al caglio, additivi e sale per un contesto che è apparentemente meno “puro” e salutare del tradizionale formaggio In particolare il siero del latte che viene utilizzato, è una forma di “scarto” di altri formaggi.

Quali sono quelli da evitare? In generale bisogna ricordarsi di non esagerare con il consumo di questi prodotti ed integrarli solo se strettamente necessario: la loro lavorazione pur “sicura” evidenzia un prodotto decisamente ricco di grassi e calorie, con un ammontare di oltre 500 calorie per 100 grammi di prodotto, oltre ad addensanti ed additivi, in alcuni casi anche coloranti (anche se la tendenza sta andando a terminare).

Quali evitare?

Quali acquistare quindi? Tendenzialmente quelli che presentano una lista di ingredienti quanto più facile da riconoscere, magari scegliere un prodotto da consumare quanto più familiare e riconoscibile, non fermandosi alla marca ma andando oltre, consultando la lista degli ingredienti. E’ normale trovare il sale (o sodio) ma deve essere in quantitativi ragionevoli. Inoltre:

  • Evitare i prodotti con un apporto calorico eccessivo
  • Controllare la dicitura dei grassi che deve essere sotto il 30 % del peso specifico del prodotto
  • Evitare di abusare di questi prodotti

In particolare l’ultimo tema è la chiave: pur essendo formaggio in tutto e per tutto, il formaggino è la parte per certi versi meno “sana” perchè costantemente lavorata di questa tipologia di prodotti, il contenuto di calcio e sali minerali è sempre utile anche in questi alimenti, ma evitare di esagerare è una buona idea come limitare il consumo a 2-3 volte a settimana.

Il quantitativo non dovrebbe eccedere oltre a 1 formaggino alla volta, non legandolo ad altri formaggi, in particolare rientra nella categoria dei formaggi grassi, meglio prediligere formaggi di tipo magro come fiocchi di latte, ricotta ed altri alimenti più digeribili che sono comunque molto ricchi di calcio ed altri elementi utili.

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