Oltre il 50 % della popolazione italiana ha subito o probabilmente subirà l’estrazione di almeno un dente, condizione che impatta in vari modi sul nostro umore ma anche sul nostro fisico, ed essendo ovviamente i denti gli “strumenti” legati principalmente al cibo, è importante comprendere il funzionamento della nostra bocca nei periodi successivi, ad esempio selezionando cosa mangiare.
La pasta è naturalmente uno dei cibi principali della dieta occidentale, ovviamente italiana in primis, difficile da rinunciare magari anche con cadenza importante. Ma è possibile mangiare pasta dopo l’estrazione di un dente? Proviamo a scoprirlo nelle prossime righe, riuscendo magari a comprendere anche la tempistica che intercorre tra l’estrazione e la possibilità di mangiare.
Denti estratti e cibi
L’estrazione di un dente è qualcosa di “traumatico” per il nostro organismo soprattutto quando viene concepita in modo artificiale: gli effetti non sono solo estetici ma legati al funzionamento dell’intero apparato boccale , e se questa soluzione risulta essere necessaria, sicuramente il nostro dentista di fiducia sarà pronto a concepire una serie di consigli su cosa mangiare subito dopo l’estrazione ma anche quando poter tornare a mangiare.
Nell’apparato della cura dei denti l’estrazione richiede esattamente un periodo di tempo di “calma” durante il quale la nostra bocca non deve essere sottoposta a sollecitazioni particolari, sia nel tipo di cibo ma anche ad esempio nelle temperature e nella consistenza degli stessi: il rischio è di provare dolori molto forti e non solo.
Possiamo mangiare la pasta dopo l’estrazione di un dente?
Ovviamente però dobbiamo mangiare qualcosa, per questo motivo anche la pasta rientra tra gli alimenti che sono “richiesti” dopo il periodo di “riposo”. La pasta non è però tra i primi alimenti da integrare immediatamente nella dieta, per due principali motivazioni, la relativa robustezza della sua struttura e la presenza di temperature alte. Meglio scegliere di mangiare invece:
- Nei primi giorni conviene optare per alimenti soffici e dalla temperatura quantomeno fresca, creme, zuppe non calde, ma anche formaggi molto morbidi e gelati
- Successivamente i brodi a temperature non eccessive sono importanti per reintegrare le proteine, oltre alle uova, e piccole porzioni di carne tenera, come quella bianca
- Integrare anche gradualmente la frutta morbida e frullata
Mediamente possiamo consumare pasta dopo almeno 5-6 giorni dopo l’estrazione, evitando una tipologia eccessivamente al dente e portata a temperature non troppo elevate, evitando al contempo elementi di condimento troppo “pungenti” e forti per il palato che potrebbero essere percepiti in modo molto forte dalla zona del dente che è stato estratto.
In tutti i casi viene consigliato generalmente un lavaggio costante dell’apparato boccale dopo ogni pasto per almeno una settimana, magari aiutando la guarigione con un prodotto specifico come un colluttorio prescritto direttamente dal nostro dottore oppure dal nostro dentista: si tratta pur sempre di una ferita aperta da gestire da parte del nostro corpo.