Il tonno in scatola fa bene: ecco la marca che fa bene al cuore e al colesterolo

Oltre il 50 % del prodotto a base di carne inscatolato nelle case degli italiani si rivela essere tonno in scatola, rappresentando un tipico alimento in grado di salvare un pasto quando ad esempio siamo poco propensi a cucinare qualcosa di complicato, ma è anche un elemento utile per avere a disposizione un prodotto a base di pesce in poco tempo, senza dover essere degli esperti. Anche se è un prodotto che spesso non gode di una buona nomea, il tonno in scatola fa bene a particolari condizioni.

E’ importante però saper riconoscere quello giusto, distinguendolo tra le varie marche e scegliere potenzialmente quello più adatto ad un’alimentazione. Il Tonno anche in scatola mantiene una grande utilità e non va assolutamente considerato come qualcosa di negativo per la nostra salute.

Tonno in scatola, perchè non rinunciarvi

Il tonno in scatola è un prodotto di larga diffusione ma allo stesso tempo ha diversi elementi che lo hanno reso meno sano di quanto è potenzialmente, associato a vari problemi di fondo ed anche al tema, molto concreto, dei metalli pesanti nel pesce ed in altri prodotti ittici.

Ma il tonno in scatola non fa “meno bene” di quello fresco, per questo motivo va integrato, nelle giuste dosi, in una dieta bilanciata, soprattutto per alcuni nutrienti riconosciuti:

  • Possiede una ottima quantità di minerali, dallo zinco al selenio, passando per il magnesio oltre ai famosi omega 3, che sono considerati estremamente importanti per il sistema nervoso e quello immunitario
  • Non è particolarmente calorico quindi risulta essere anche adatto a diete relativamente povere di calorie
  • E’ una ottima fonte di proteine naturali, senza essere ricco di grassi “cattivi” ma è anche decisamente digeribile: il tonno in scatola viene solitamente cotto al vapore o bollito quindi presenta una cottura non invasiva

Il fattore legato ai metalli pesanti è presente , in particolare il metilmercurio che però si trova in quantità maggiori nei pesci di maggiori dimensioni, mentre va considerato il fattore sodio che può essere un problema soprattutto per chi soffre di malattie cardiache ed ipertensione.

Quale scegliere?

Quale tonno scegliere? E’ importante costatarne la qualità facendo caso ad alcuni dettagli importanti, ad esempio la provenienza, che deve presentare una provenienza certificata da zone sicure, come ad esempio la zona del Pacifico: basta vedere il codice FAO che deve presentare i codici 61, 71 o 81, e la qualità migliore fa parte di quello pescato a canna, anche più sostenibile per l’ambiente.

Meglio scegliere poi varianti di tonno in vetro e possibilmente le marche che propongono un basso quantitativo di sale: questo serve sia per migliorarne il sapore ma anche per aumentare il grado di conservabilità.

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