Le fette biscottate sono da sempre un prodotto che divide i giudizi, tra chi le considera molto salutari ed una ottima alternativa al comune pane, ad esmepio a colazione e chi invece non ha un’opinione positiva considerandole anzi alla stregua di qualcosa di profondamente poco salutare, se non addirittura nocivo. Non tutte le fette biscottate sono uguali, alcune marche privilegiano un sapore e una consistenza diversa, ma quali sono quelle maggiormente da evitare?
La fetta biscottata intesa come alternativa al pane deriva da un’idea oramai piuttosto antica, ed in Italia trova sempre molto seguito, ancora oggi da molti viene percepita addirittura come dietetica, anche se la realtà è quasi sempre molto diversa (con alcune eccezioni).
Cosa sono le fette biscottate?
A dispetto del loro aspetto semplice e leggero, la fetta biscottata non può essere considerata da nessun punto di vista una alternativa del pane, proprio alla base la composizione è parecchio diversa, a partire dalla base, che è farina di grano duro ma di tipo generalmente grezzo, con l’aggiunta di elementi come sale, ma anche molto spesso zucchero ed altri aromi.
L’effetto biscottato viene ottenuto con una doppia cottura che migliora la loro friabilità e le rende croccanti, mentre il sapore viene migliorato con alcuni elementi grassi come la margarina, l’olio o anche il burro, condizione che naturalmente le rende un po’ meno digeribili del pane.
Il “problema” principale, nonchè il fattore che rende le fette biscottate meno “utili” all’organismo rispetto ad altri alimenti a base farinacea è la presenza molto ridotta di acqua e fibre, di contro le calorie sono a parità di peso molto più ricche di zuccheri e grassi. Non è un caso che chi fa ricorso alle fette biscottate nelle diete è solito consumarle non come guarnizione di altri cibi ma “da sole”, essendo anche abbastanza sazianti.
Quali bisogna evitare?
Le fette biscottate non sono da eliminare completamente, l’importante è considerarle delle aggiunte, e non delle alternative al pane o anche a prodotti simili: costituiscono qualcosa che è meno utile all’organismo del pane, per cui al momento dell’acquisto è quantomeno saggio controllare la presenza di zuccheri e scegliere le varianti che ne sono meno ricche.
Costituiscono uno “spezza fame” comunque utile ricordando che è una buona idea scegliere delle versioni che non sono troppo cariche di calorie, dato che deve essere riportato obbligatoriamente sull’etichetta: mediamente conviene scegliere versioni che non presentano più di 380 calorie per 100 grammi di prodotto confezionato.