La salsa di pomodoro è finita già più volte sotto la lente di ingrandimento di vari istituti di ricerca soprattutto quella confezionata, in barattolo e in bottiglia, anche perchè spesso la provenienza e la conservazione diventa sospetta: il pomodoro può essere infatti soggetto a contaminazione batterica ma non solo, ed in più di un caso diversi rilevamenti hanno effettivamente dato esito negativo con tossine pericolose per l’organismo o addirittura veri e propri veleni.
E’ difficile rinunciare alla salsa di pomodoro, che sia passata, pelata o concentrato, anche se di primo impatto ci sembrano tutte uguali, resta un prodotto che se non viene conservato correttamente può essere anche molto pericoloso. Ma come scegliere tra le numerose marche?
L’allerta salsa di pomodoro: fondata o meno?
E’ da molti anni che la salsa di pomodoro così come altri prodotti che fanno parte della normalità assoluta, da quelli freschi fino alle conserve sono terminate al centro di una vera e propria “guerra commerciale / culturale” a causa anche (ma non solo) di prodotti che provengono da zone del mondo considerate meno sicure ma dal prezzo abbordabile come la Cina, condizione che ha creato anche controlli maggiori e la dicitura “Made in Italy” sempre molto chiara da qualche anno a questa parte.
Al netto di questo allarmismo, le condizioni di lavorazione e controlli dei pomodori sono generalmente abbastanza sicure, e sono decisamente rare le forme di “allarme” segnalate anche dal Ministero della Salute che si occupa di rilevare e ritirare dal mercato stock di marche particolari di salsa di pomodoro. Il portale ufficiale legato proprio agli avvisi dei cibi contaminati viene costantemente aggiornato per questo motivo.
Quale salsa di pomodoro evitare?
Diversi portali legati alla qualità del cibo hanno messo più volte sotto osservazione le diverse salse di pomodoro, e sorprendentemente quasi sempre sono le marche meno blasonate come quelle del discount in Italia ad offrire una qualità rapportata al prezzo rilevante e molto buona: in generale basta guardare la provenienza dei pomodori per comprendere almeno in parte la qualità della lavorazione, che può essere considerata sicura anche se proviene da qualsiasi paese all’interno dell’area UE.
Alcune salse di pomodoro presentano conservanti ed additivi, anche se si tratta di una condizione abbastanza rara da non essere soggetta ad allarmismi: chiaramente siamo portati a pensare che una salsa meno risulta essere “contaminata” da elementi conservati, meglio può apparire al consumo abituale anche se molto spesso la catena produttiva è molto più complessa di quanto siamo portati a pensare.