Il tonno in scatola è probabilmente il prodotto scatolato più comune e presente nelle nostre case, nonchè uno dei più diffusi in senso generale, ma anche uno di quelli più osteggiati, anche se alcuni rumors relativi agli effetti del tonno in scatola sono sicuramente errati. In particolare si considera l’ambito scatolato come qualcosa che rende il tonno meno sano, questo è sicuramente un dato vero ma solo in parte, dipende anche dal tipo di tonno.
Infatti non sono tutte uguale, e le marche si suddividono anche per tipo di pesca, oltre che di selezionatura della carne ittica: per questo motivo bisogna imparare un minimo a riconoscere il prodotto giusto così da optare per quello meno dannoso possibile. Ma come riconoscere il tonno in scatola di qualità?
Il tonno in scatola fa male? Ecco la verità
Il tonno in senso generale è un pesce estremamente nutriente, composto per buona parte da parte edibile, quindi adatta al consumo umano, e da sempre viene pescato e consumato in tanti metodi diversi, d’altra parte la pesca intensiva che tutt’ora ci permette di avere dei prodotti scatolati a prezzi ragionevoli, da un lato compromette la fauna e può portare sui nostri scaffali dei supermercati prodotti meno salutari e quindi più dannosi.
In senso generale il tonno in scatola non fa male, o meglio, non perde alcuna forma di proprietà nutritiva ed organolettica, perchè viene sottoposto ad una rigida forma di controllo prima di arrivare sul mercato, naturalmente data la concorrenza non tutti propongono la stessa qualità di prodotto. Il consumo di tonno in scatola non è da sconsigliare in senso generale, però è importante moderare le quantità, soprattutto per la quantità di sodio sotto forma di sale e la potenziale presenza di metalli pesanti come il metilmercurio. Un consumo di 2-3 volte a settimana di una scatoletta di tonno è un limite accettabile per evitare problemi al cuore, in quanto il sodio causa ipertensione.
Come riconoscere il tonno in scatola di qualità
Diversi elementi portano a riconoscere o meno il tonno di qualità, ed ecco quali sono i “segreti” in realtà comunque molto conosciuti per farlo in pochi minuti:
- Bisogna prima di tutto controllare la provenienza, ogni tonno in scatola deve recitare alcune sigle e diciture: secondo vari rilevamenti come la zona di pesca, meglio scegliere quelle con i numeri 61, 71 e 81 che identificano il Pacifico occidentale ed evitare tutte le altre.
- Meglio optare per il tonno in vetro così da poter riconoscere la qualità estetica del tonno, che non deve presentare un aspetto troppo sfilacciato e danneggiato.
- Meglio scegliere anche il tonno pescato a canna, anche per favorire la fauna marina ed oceanica, anche se costa un po’ di più.