Da diversi anni nell’ambito dell’alimentazione ma più in dettaglio in quella legata al controllo del peso corporeo, dove i carboidrati sono spesso finiti anche in maniera radicale, sul banco degli imputati come una delle principali cause di aumento del peso e quindi un valore da tenere d’occhio. Ma come qualsiasi nutrizionista serio può sicuramente confermare, il segreto in quasi tutti i casi non è l’eliminazione completa o per buona parte dei carboidrati ma una gestione degli stessi dando preferenza ad alcune tipologie.
Infatti se opportunamente gestiti anche i carboidrati possono rivelarsi utili per dimagrire e per godere di una salute ancora migliore: ma come riconoscere quelli adatti?
Carboidrati per dimagrire esistono davvero: ecco quali sono i migliori
Come la medicina moderna soprattutto in campo alimentare ha oramai dimostrato, non esiste alcun macro nutriente che è facoltativo o ancora peggio, dannoso: proteine, carboidrati ma anche grassi sono tutti utili ed indispensabili nelle misure giuste, quindi anche i carboidrati sono assolutamente indispensabili, come fonte di energia principale, in modo particolare a seguito di sforzi fisici molto importanti e tutti abbiamo bisogno in maniera differente anche da persona a persona, di un apporto giornaliero di carboidrati.
In alcune diete come quelle chetogeniche, l’apporto dei carboidrati viene eliminato totalmente, in quanto il corpo umano può essere costretto a trarre energia da grassi e proteine, ma si tratta in quasi tutti i casi di un meccanismo momentaneo, di emergenza, che non può essere sostenibile.
Mediamente, parlando in maniera molto generica, ogni persona ha un fabbisogno specifico di carboidrati ma questo ammonta a circa metà o quasi dei macronutrienti necessari per le attività giornaliere, il punto è che non sono tutti uguali: ci sono alimenti che sono semplici ed altri complessi, per cui seguendo le direttive del nostro dottore o nutrizionista dovremo evitare di fare di “testa nostra” ed in caso di mancato controllo del peso potremo considerare di sostituire parte dei tradizionali carboidrati, ad esempio quelli più comuni come pasta a grano raffinato, pane in quantità ed alcuni ortaggi (come le patate), con altri alimenti che contengono comunque carboidrati ma che vanno ad impattare di meno sul peso specifico pur fornendo al tempo stesso energia, ricordando che ogni valore è importante: più che eliminare in toto elementi dalla dieta, dovremo trovare un equilibrio.
Tra quelli da utilizzare maggiormente figurano quelli ricchi di fibre come:
Pane integrale, riso integrale, quinoa, lenticchie, ma anche fagioli neri e patata dolce.