Sicuramente tutti voi conoscete l’oleandro e sapete benissimo che si tratta di un arbusto cespuglioso e ramificato con dei rametti piuttosto sottili. Questo è in grado di assumere un portamento tipico da piccolo alberello considerando il fatto che può superare anche i 5 metri di altezza. Le foglie di questo arbusto sono ben persistenti e hanno delle lamine lunghe fino a 15 cm.
Questo bellissimo arbusto presenta dei fiori ermafroditi che sono riuniti in delle piccole infiorescenze; queste ultime possono assumere i colori rosa o bianco, a seconda della tipologia di cui si tratta mentre per quanto riguarda il frutto vediamo che è costituito da due follicoli piuttosto ravvicinati e fusi poi in un solo corpo lungo anche fino ai 15-20 cm.
Oleandro: qual è il suo habitat?
Trattandosi di fatto di una specie eliofila, sappiamo bene che l’oleandro riesce benissimo a tollerare egregiamente anche i venti più salmastri. Inoltre, al suo stato spontaneo e naturale riesce perfino a vivere lungo i fiumi o addirittura nei pressi dei torrenti come anche in tutti quegli ambienti caratterizzati da un substrato di tipo umido.
La pianta di oleandro, inoltre, è particolarmente sensibile alle basse temperature e alle varie gelate tipiche della stagione invernale. Quanto detto, però, è il motivo per cui negli ambienti più freddi viene fortemente consigliata una coltivazione in vasi di grandi dimensioni da poter mettere, poi, al riparo qualora fosse necessario.
Ma quando si pianta l’oleandro?
Riguardo il periodo migliore in cui si consiglia di piantare l’oleandro, possiamo dire che questo corrisponde ai mesi che vanno da Ottobre ad aprile, quindi praticamente dall’autunno alla primavera. In tal senso però è doveroso effettuare la semina in un terriccio universale che assicura alle radici un ottimo drenaggio affinché non si sviluppano i parassiti. Ma ecco come procedere:
- Vangatura del terreno;
- scavatura di una buca;
- districatee radici e inserire i semi;
- annaffiare.
Quindi, per prima cosa si parte intanto dall’individuazione del luogo soleggiato in cui si dee piantare l’oleandro e poi si procede una vangatura cercando di eliminare tutte le erbacce che rovinano il tutto. Dopodiché si continua scavando una buca di una profondità di 50 cm, aggiungendovi dentro un po’ di terriccio.
In seguito, dopo esserci occupati di districare al meglio tutte le radici della pianta, si può proseguire con l’inserimento dei semi di oleandro all’interno della buca che è stata scavata precedentemente. Infine di deve cercare di ricoprire per bene il tutto e giungendo al termine della procedura con un’ottima annaffiatura e un buon compattamento del terreno stesso.