Da decide e decine di anni, il frumento è una delle massime fonti di nutrimento principali. Le prime tracce di presenza di questa specie di cereale per quel che riguarda la civiltà umana, risalgono al periodo Neolitico. Quel che c’è da sapere è che esistono almeno una ventina di qualità diverse di frumento, di cui molte sono coltivate anche nel nostro Paese.
Infatti sappiamo bene che, grazie del tipo di alimentazione che si conduce in Italia (come ad esempio pane, pizza, pasta), il frumento è senza alcun dubbio il prodotto agricolo più consumato. In tutto ciò precisiamo anche che tutta l’intera famiglia del frumento si divide in due gruppi differenti: i grani duri e i grani teneri.
Conosciamo meglio il frumento
Tornando a ciò di cui parlavamo qui sopra, facciamo una precisazione: i grani duri sono quelli dai quali si ricavano semolati per la produzione del pane e della pasta mentre i grani teneri vengono utilizzati per la produzione di farine alimentari. Ad ogni modo dobbiamo sapere che per coltivare grano, qualsiasi esso sia, è doveroso seguire certe determinate regole.
Questo perché, al contrario di quel che si possa pensare, non si tratta di un cereale troppo delicato ma ha comunque bisogno che vengano rispettare certe esigenze. La semina del grano, infatti, avviene in genere durante la stagione autunnale ma non deve essere né troppo anticipata, n’è troppo tardiva in quanto altrimenti non crescerebbe modo giusto.
Come si coltiva il grano?
Il terreno agricolo in cui coltivare il grano dovrà essere esposto sempre al sole, seppur evitandone il compattamento e procedendo via via con la rottura delle zolle. Altra cosa importante quando si parla di coltivazione del grano è che prima della semina si devono sempre eliminare tutte le piante infestanti. Ma ci sono anche altre regole ben precise di cui parleremo qui di seguito:
- irrigazione;
- concimazione;
- attenzione ai parassiti.
Per quel che riguarda l’irrigazione è necessario sapere che bisogna evitare ad ogni costo l’eccessiva presenza di acqua e il suo ristagno dato che un’irritazione troppo abbondante darebbe luogo alla formazione di muffe decisamente pericolose. Passando ora alla concimazione diciamo che coltivare grano necessita di un terreno in cui ci siano le giuste quantità di potassio, azoto e fosforo.
Perché si consiglia di fare attenzione ai parassiti? Beh, questo perché i rischi maggiori nella coltivazione del grano, oltre al freddo e agli eccessivi ristagni, sono anche i funghi. In tal senso la ruggine, la fusariosi e la septoria sono tra le malattie più gravi e soprattutto più frequenti di questo genere di cereali. Al fine di minimizzare i rischi di insorgenza di queste infezioni, bisognerebbe infatti trattare i campi con dei prodotti antifungini.