Il pesco è un albero molto bello e caratteristico, così come i suoi frutti sono una vera e proprio ghiottoneria per il palato. Parliamo di un albero che ha fatto la sua comparsa in Oriente, più precisamente in Cina e che poi è stato esportato nel mondo per volere di Alessandro Magno, artefice della scoperta in questione. Questa pianta è molto diffusa anche in Italia, ma come tutti i vegetali richiede certi accorgimenti.
L’albero del pesco è infatti molto delicato e bisogna averne cura affinché possa crescere e germogliare nel miglior modo possibile. Grande importanza bisogna poi riservare alla fase della potatura. Ecco, dunque, tutto quello che può consigliarci l’esperto in merito alla salute di questo alberello e circa tutto quello che a che fare con la potatura dello stesso.
Piccole curiosità sul pesco
Il pesco è un albero che attualmente è diffuso in molti continenti, tra cui compare l’Europa. Appartiene alla famiglia delle Rosaceae e può raggiungere anche i 6 metri di altezza. I rami tendono al verde e vedono la presenza di più gemme che tendono ad espandersi lateralmente. I frutti sono rotondi arancio-rossastri e prendono il nome di pesche mentre i fiori crescono in gruppo e hanno la forma di una piccola campanella rosa.
Questa pianta necessita di un clima mite per crescere, dove la temperatura non crolli all’improvviso, in quanto si tratta di una pianta che patisce moltissimo le conseguenze del freddo. Non deve inoltre essere esposta a sbalzi di temperatura in quanto questi potrebbero comprometterne la crescita e lo sviluppo. Parliamo poi di una risorsa che in un primo momento può essere coltivata anche in vaso, ma che poi necessita di un travaso proprio per via delle dimensioni che potrebbe arrivare a raggiungere in breve tempo.
Tre trucchetti legati alla potatura del pesco
Una delle fasi principali che permette la longevità e la bellezza di una pianta di pesco è proprio quella che ha a che fare con la potatura. Parliamo di una serie di passaggi che ci permettano di intervenire sulla pianta al fine creare le condizioni ottimali per la sua crescita in quella che sarà la prossima fase dell’anno. In primo luogo bisogna sapere che è possibile potare il pesco sia in estate, e più precisamente nei mesi di Giugno e Luglio, che in inverno, da Ottobre in avanti. Per non sbagliare, poi, bisogna soffermarsi su questi tre piccoli consigli:
- Scegliere la potatura in base allo scopo che si vuole raggiungere
- Avvalersi degli strumenti per portare a termine la potatura
- Scegliere se attuare la potatura secca del pesco
Prima di procedere alla potatura bisogna valutare la possibilità di effettuare quella che viene definita potatura a secco. Si tratta di un’azione facoltativa che può anche non essere messa in atto con cadenza regolare, ma che sicuramente fungerà da base in vista di altri interventi. Proprio per questo motivo l’esperto consiglia di effettuarla durante il riposo vegetativo della pianta, perché è proprio in questo periodo che si può eliminare la presenza di eventuali rami secchi. Bisogna poi scegliere quale tipo di potatura portare in atto, in quanto esiste quella di produzione, volta ad aumentare il numero di frutti che si andranno a raccogliere, oppure quella di formazione che, invece, permette di far crescere l’albero seguendo una determinata forma.
Ovviamente per fare un lavoro pulito e studiato nei minimi dettagli è bene procurarsi tutta l’attrezzatura utile a tale scopo. Servirà una cesoia per tagliare i rami più piccoli e un tronca-rami per eliminare quelli che, invece, risultano essere più spessi ed ingombranti. A prescindere dalla tipologia di arnesi scelti è sempre importante pulirli con attenzione e disinfettarli per evitare di trasmettere malattie pericolose da una pianta all’altra. Ecco, quindi, cosa sapere sulla potatura del pesco.